Intervista a Maurizio Stupiggia

Chi sono in 100 parole

Chi sono io in 100 parole? Io sono Maurizio Stupiggia, psicoterapeuta a mediazione corporea ed espressiva. Ho una lunga storia di varie formazioni: psicodinamica, gestalt, psicodramma, tante esperienze, e alla fine sono approdato a questa modalità di lavoro in cui il soggetto principale è il corpo. E questo per me è importante perché ho visto che attraverso la corporeità, la sensorialità, il movimento, il respiro, si accede a vari significati e memorie che altrimenti rimarrebbero intoccati o inesplorati.

La mia passione

E’ una passione artistica. Come Michelangelo diceva che estraeva le forme dai blocchi, per me è interessante vedere come emergono vissuti, esperienze, memorie, da persone che sono bloccate, congelate, contorte o chiuse.

Perché mi sono avvicinato al counseling

Io mi sono avvicinato al counseling perché nel mio modello psicoterapeutico c’è un’idea di parità e di cooperazione fra paziente e terapeuta che è molto vicina alla teoria di Rogers che è il precursore del counseling. Io credo che non sia così lontano dal lavoro di counseling quello che io faccio in terapia.

Cos’è il counseling e che benefici porta

Il Counseling è una modalità di relazione d’aiuto, non naif, non spontaneista ma strutturata, che prende elementi di varie teorie e di varie tecniche per produrre un modo di stare con l’altro e farlo sentire ascoltato e compreso e aiutato nel suo processo di sviluppo.

Nel counseling è fondamentale…

…l’empatia, l’ascolto, la collaborazione, il rispetto dell’altro, il senso di parità fra persone – non di ruoli perché i ruoli sono differenti – ma le persone sono assolutamente paritarie.

I miei insegnanti

Ho una storia lunga di varie formazioni, però devo dire che quello che mi ha accompagnato per il maggior tempo della mia vita è Jerom Liss di cui sono diventato allievo, uno dei primi ed anche uno dei più integrati con il suo lavoro. Prima di Jerome il mio grande maestro di filosofia è Enzo Melandri che mi ha formato al pensiero. E poi Andreas Von Tobel che è una persona sconosciuta, ma per me è stato molto importante. E’ uno svizzero che mi ha insegnato il lavoro proprio corporeo, quello sui tessuti, sugli sblocchi, sul respiro, quello che ho fatto di postural integration, una terapia che deriva dal rolfing e dalla gestalt. E poi la Carla Cocchi che è stata la mia prima analista e che continuo vedere ogni tanto anche adesso, che mi ha insegnato fondamentalmente la presenza umana e il lavoro con i gruppi (molto importante).

Il mio libro preferito

Io adoro il libro di James Hillman “Le storie che curano”

Una cosa che mi fa ridere

Tante cose mi fanno ridere …Sorridere, non ridere, teneramente, quando certi pazienti se la raccontano in maniera evidentemente ridicola. Ma è tenero.

Una cosa che mi dà energia

Mio figlio che sta bene.

Vorrei…

Vorrei scrivere di più, vorrei leggere di più, vorrei avere più tranquillità intorno a me, adesso.

Grazie Maurizio!