Parlare con un counselor è diverso da parlare con un amico?

La risposta è: assolutamente si. Ci sono molte differenze significative fra un colloquio con un counselor professionista e una chiacchierata amichevole.
Proviamo a fare un piccolo elenco – sicuramente non esaustivo

Una prima differenza fondamentale è che gli amici giustamente hanno una loro personale visione del mondo, visione che comporta valori, credenze, pregiudizi e opinioni. E quindi preconcetti su come e perché le cose stanno accadendo.
Il counselor è un professionista che ha fatto molto lavoro su si sé, ed è in grado di riconoscere le proprie esperienze e di ‘lasciarle fuori’ dal colloquio concentrandosi completamente nell’ascolto non giudicante.
Gli amici spesso offrono consigli: il counselor non dà consigli, non offre soluzioni e non indica scorciatoie, ma offre gli strumenti per esplorare, comprendere, scegliere, ed avviare il cambiamento.
Ognuno di noi possiede delle potenzialità e risorse: il counselor aiuta ad individuarle ed esprimerle.
Noi stessi scegliamo a quale amico possiamo/vogliamo raccontare un particolare evento, e questo “frammenta” l’immagine che si possono fare di noi perché di noi conoscono solo una parte. Nella relazione con il counselor nessun tema è escluso, e la persona può mostrarsi per intero.
Per non farci del male gli amici possono anche cercare di evitarci delle verità dolorose.
I counselor non rifuggono il dolore, e ti possono aiutare ad attraversarlo.
Spesso al counselor si raccontano delle cose delle quali gli amici non sono al corrente.
Nel rapporto amicale i confini della relazione sono sfumati. Al contrario negli interventi di counseling i confini sono definiti rigorosamente per creare un ambiente di sicurezza, fiducia e rispetto reciproco.
I counselor sono professionisti che, oltre ad essere tenuti al rispetto assoluto della riservatezza, aderiscono a codici deontologici di condotta professionale.
Non sempre puoi essere certo che amici o conoscenti abbiano questo tipo di consapevolezza.
A differenza del sostegno amicale il percorso di counseling necessita di obbiettivi, metodologia e modalità organizzative esplicitate e concordate anticipatamente.
Per concludere, nel colloquio di counseling sei tu a decidere: un fattore apparentemente semplice ma in realtà è complesso ed assai importante.

 

Cosa ne pensi?

 

link a Codice Deontologico AssoCounseling

 

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